ALLE ORIGINI DELLA SCIENZA
ALLE ORIGINI DELLA SCIENZA .
I FISICI PLURALISTI
I greci furono i primi a cercare un metodo scientifico per spiegare i fenomeni
naturali, cercando di superare la frattura tra l’esperienza sensibile (che ci dà
una conoscenza mutevole, e disordinata della realtà) e la conoscenza razionale (
che ci dà una conoscenza stabile e tutto riconduce alla realtà).
La scienza dei greci era collegata alla filosofia e alla tecnica.
La tecnica era l’arte di trasformare le cose naturali in funzione dell’utilità e del
beneficio che potevano procurare all’uomo.
Ma la tecnica comprendeva anche la conoscenza delle cose naturali.
ESPERIENZA E RAGIONAMENTO : alle radici del metodo scientifico.
I greci furono i primi a cercare un metodo per conoscere i fenomeni.
Questo metodo si basava sul collegare l’esperienza con il ragionamento:
- l’esigenza di conoscere la varietà, diversità e molteplicità dei fenomeni della
natura (attraverso i sensi)
- il desiderio di elaborare delle teorie unitarie coerenti con il principio razionale
dell’essere immutabile ed eterno
( unire le teorie di Eraclito e Parmenide)
I fisici pluralisti (pluralità di principi) affermano
come Parmenide: nell’universo non c’è nascita ne distruzione
come Eraclito : tutto diviene e si trasforma.
EMPEDOCLE: (V sec.a.c.)
Sostiene che l’universo nasce da una totalità: lo sfero, in cui si mescolano le
quattro radici : il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria.
Tali principi sono eterni, immutabili e identici a se stessi.
(una goccia d’acqua è sempre uguale sia che si trovi nello sfero che oggi in una
brocca)
LE FORZE COSMICHE:
Per Empedocle ci sono due forze cosmiche l’amore e l’odio, che causano
l’unione e poi la separazione dei principi originari nello sfero.
Queste due forze si alternano sempre:
quando prevale l’odio tutto si divide, poi arriva l’amore che fa tornare
l’armonia e tutto si unisce.
L’esistenza dell’uomo è possibile nel momento intermedio, quando non c’è ne
completa separazione ne completa fusione degli elementi .
La teoria della conoscenza e la conoscenza del male
Il simile conosce il simile:
L’uomo vede solo una piccola parte della vicenda cosmica (momento
intermedio), ma ha in se i 4 elementi e le due forze (amore e odio), quindi, dato
che il simile conosce il simile, può arrivare a capire la verità sul ciclo cosmico:
le cose sprigionano effluvi che colpiscono i nostri sensi, e le parti simili dei
nostri organi riconoscono le parti simili degli effluvi che provengono dalle cose
( l’acqua riconosce l’acqua, il fuoco riconosce il fuoco ...).
L’uomo dalla sua esperienza può conoscere la realtà .
L’origine del male .
Per Empedocle l’origine del male sta in un delitto originale: gli uomini hanno
ucciso gli animali scopo sacrificale. Ma gli animali fanno parte dell’universo ,
che è un unico organismo vivente, di cui tutti gli esseri fanno parte.
La finalità pratica del sapere di Empedocle:
Empedocle con il suo insegnamento promette agli uomini la liberazione dagli
affanni e dal dolore che nascono dalla paura della morte.
Gli uomini devono capire che la morte non esiste, perché il loro essere non si
distruggerà, ma tornerà ad unificarsi con il TUTTO dal quale deriva.
Mediante la conoscenza della natura e con l’esperienza, l’uomo, anch’esso
parte della natura, sarà in grado di conoscere i rimedi alle malattie ( obiettivo
terapeutico)
Risposte
1) Empedocle ipotizza una pluralità di principi per spiegare che tutte le cose (
che sono molteplici e sempre cambiano) derivano dai questi principi che sono
però eterni e immutabili.
2)Le due forze cosmiche, l’amore e l’odio, causano l’unione e poi la
separazione dei principi originari nello sfero e si alternano sempre.
3)L’uomo ha in se i 4 elementi e le due forze (amore e odio), quindi, dato che il
simile conosce il simile, può arrivare a capire la verità sul ciclo cosmico. Il suo
sapere può avere una funzione terapeutica, mediante la conoscenza della natura
e con l’esperienza, l’uomo, anch’esso parte della natura, sarà in grado di
conoscere i rimedi alle malattie.
ANASSAGORA:
è considerato uno dei primi scienziati perché considerava i i fenomeni non
come frutto di forze divine ma come effetti di cause naturali, aveva una
mentalità basata sull’osservazione diretta e sul ragionamento.
Il sole non era per lui una divinità ma una massa infuocata, e non era parte
della terra ma era piccolo perché molto distante dalla terra.
TEORIA DEI SEMI:
Secondo lui tutte le cose sono formate da particelle piccolissime, che
differiscono per la qualità (ci sono semi d’oro, di ferro, di carne..), e che sono
infinitamente divisibili in quantità e numero.
In ogni cosa c’è una quantità di semi prevalenti (che ne determinano la natura)
ma ci sono anche tutti gli altri semi: tutto è in tutto.
Il suo ragionamento si basa sull’osservazione:
se mangiando pane e bevendo l’acqua l’uomo si nutre e cresce, allora vuol dire
che nel pane e nell’acqua ci sono i semi delle unghie, del sangue, dei peli ..
Dall’unità alla differenziazione degli esseri:
All’inizio tutto era uno, i semi erano confusi insieme, poi c’è stato il processo
di differenziazione e di separazione degli elementi e si è arrivati alla realtà
attuale.
Ma in tutte le cose rimane una base comune e unitaria: formata da elementi
invisibili (i semi).
Il nous come principio ordinatore:
L’universo in origine era una mescolanza di tutti gli elementi, poi l’intelligenza
(NOUS) , che è fuori dagli elementi , ha ordinato questo caos, dividendo i vari
elementi .
Ciò avvenuto perché l’intelligenza ha generato un movimento vorticoso, che ha
portato alla separazione degli elementi opposti (caldo e freddo, luce e
oscurità..).
Per spiegare i fenomeni naturali non basta l’osservazione dei sensi, ma occorre
anche la ragione .
Anassagora ha descritto il primo modello di sapere scientifico:
1) l’uomo conosce inizialmente con l’esperienza concreta: i sensi percepiscono
informazioni che vengono elaborate dal cervello
2) interviene poi la memoria che rende queste sensazioni stabili nel tempo
3) l’intelligenza elabora i dati e formula le ipotesi
4) infine grazie alla tecnica (sapere pratico) le cose vengono dagli uomini
trasformate per i loro scopi.
Risposte:
1) I semi differiscono per la qualità (ci sono semi d’oro, di ferro, di carne..) e
sono infinitamente divisibili in quantità e numero. In ogni cosa c’è una quantità
di semi prevalenti (che ne determinano la natura) ma ci sono anche tutti gli altri
semi: tutto è in tutto.
2) La funzione del nous è di ordinare e separare gli elementi, che all’origine
dell’universo erano tutti mescolati insieme.
3) Per Anassagora l’uomo è più intelligente degli altri animali perché ha le
mani, che gli permettono di creare strumenti tecnici per trasformare la
natura per i suoi scopi.
DEMOCRITO: principio materiale della teoria degli atomi
Gli elementi fondamentali e originari dell'universo sono gli ATOMI:
sono infiniti e qualitativamente uguali (sono fatti tutti della stessa materia)
ma differiscono nella quantità (forma, dimensione, posizione)
si muovono in modo caotico nel vuoto dove si aggregano e si dividono e determinano la nascita e la morte
delle cose.
Le caratteristiche degli atomi sono le stesse dell'essere di Parmenide:
semplici – indivisibili – ingenerati ed eterni – uniformi – immutabili
ma a differenza di Parmenide quando si uniscono e si dividono danno origine alla molteplicità delle cose e
al movimento
Concilia così la teoria di Parmenide con quella di Eracito.
Democrito oltre all'essere concepisce anche il NON ESSERE , cioè il VUOTO in cui gli atomi si
muovono in modo caotico e a caso (non c'è una forza divina che il governa).
Ma ci sono CAUSE NATURALI che determinano i fenomeni.
Il metodo scientifico per Parmenide ha tre momenti :
– la conoscenza sensibile attraverso i sensi
– l'elaborazione intellettuale dei dati dell'esperienza
– la formulazione di una legge, che spiega il fenomeni in modo razionale
Se ci fermiamo alla conoscenza dei sensi abbiamo una conoscenza oscura, se andiamo avanti una
conoscenza genuina.
L'uomo si è evoluto grazie all'esperienza, alla pratica e alla ragione che gli hanno permesso di usare la
natura per soddisfare i suoi bisogni.
Il BENE più alto è la felicità che non si raggiunge con il piacere dei sensi ma raggiungendo la serenità
spirituale.
Risposte:
1) Democrito sente l'esigenza di ipotizzare il vuoto in cui si muovono gli atomi, per conciliare la
teoria di Parmenide con quella di Eracito, l'essere unico immutabile con il movimento e la
pluralità delle cose.
2) La concezione di Democrito è deterministica perchè tutti i fenomeni dell'universo sono determinati
da una causa necessaria. E' materialistica perchè ammette come realtà solo la materia. E' atea
perchè esclude ogni ipotesi di Dio.
3) I valori dell'etica di Democrito sono spirituali e non le passioni, le paure. Il bene più alto è la
felicità che non si raggiunge con il piacere dei sensi ma raggiungendo la serenità spirituale.
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